Impianto a biometano nelle Marche dà energia a 3.000 case

Impianto a biometano

Impianto a biometano nelle Marche dà energia a 3.000 case

È entrato in funzione il nuovo impianto a biometano della regione Marche. L’impianto di Ostra (Ancona) della società En Ergon, controllata dal gruppo Astea, riuscirà a trasformare  32.000 tonnellate di rifiuti organici all’anno in 3 milioni di metricubi di metano e arriverà a riscaldare e fornire energia a 3000 abitazioni. 

Impianto a biometano: il progetto

Questo impianto è stato progettato in ottica di sostenibilità ambientale e permetterà il trattamento dei rifiuti di origine biologica e la gestione dell’umido proveniente dalla raccolta differenziata dei residenti. Produrrà sia biometano sia compost destinato a usi zootecnici, agricoli e florovivaistici.

In questo modo il rifiuto diventa energia verde a disposizione della stessa area che lo ha prodotto.

Un modello che dovrebbe essere replicato a livello nazionale, ma ad oggi iter burocratico per avviare un impianto di questo tipo è piuttosto complesso. Basti pensare che per inaugurare quello di Ostra ci sono voluti circa otto anni, di cui tre quarti del tempo dedicati a iter burocratico e solo un quarto per la costruzione.

Tempi che andrebbero accorciati per far fronte a una transizione ecologica che non può più aspettare.

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