14 Dic Incentivi Agrisolare e Comunità Energetiche
Il bando Agrisolare, che ha ricevuto fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per oltre 1 miliardo di euro, ha suscitato un notevole interesse, tanto da ricevere un eccesso di domande. Alla luce di questo successo, è stato deciso di allocare ulteriori 850 milioni di euro per sostenere le imprese agricole, insieme a incentivi per le comunità energetiche.
Nuovi Investimenti e Aumento delle Risorse
Non è stato possibile finanziare tutte le domande pervenute con il bando agrisolare, ma visto il successo dell’iniziativa la Commissione europea ha approvato l’incremento delle risorse.
Ecco quanto dichiarato dal ministro Francesco Lollobrigida: “La misura Parco Agrisolare, ha registrato un overbooking di domande, è stata particolarmente apprezzata dalla Commissione, tanto da essere implementata con altri 850 milioni di euro, passando così da 1,5 a 2,3 miliardi di euro. Un caso virtuoso di incremento dell’obiettivo iniziale fissato con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, in termini di potenza installata da fonti rinnovabili. Obiettivo che è stato addirittura triplicato, portandolo a oltre 1,3 gigawatt“.
Il settore agricolo, grazie agli ampi spazi disponibili sui tetti dei capannoni e dei magazzini, dimostra fiducia nell’energia solare. Il finanziamento del bando include anche supporto per colonnine e accumulatori, consentendo l’uso di veicoli elettrici in azienda, contribuendo all’incremento di trattori, macchinari per la raccolta della frutta, droni e robot per svolgere varie mansioni agricole.
Incentivi per le comunità energetiche
La Commissione europea ha anche approvato un decreto incentrato sulla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con un particolare focus sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Il decreto italiano include una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto.
Le CER potranno ricevere contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione o potenziamento degli impianti, con un finanziamento complessivo di 2,2 miliardi dal PNRR. Gli impianti potranno coprire diverse fonti, tra cui fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse, con una potenza massima di un Megawatt.
Il GSE sarà responsabile della gestione, valutazione dei requisiti di accesso ai benefici ed erogazione degli incentivi per le CER. L’atto costitutivo delle comunità dovrà enfatizzare i benefici ambientali, economici e sociali come oggetto sociale principale, precedendo la costruzione degli impianti.
Questo nuovo finanziamento e l’incentivazione delle comunità energetiche segnalano una crescita significativa nell’interesse e nell’impegno verso fonti energetiche sostenibili in settori chiave come l’agricoltura e le comunità locali.