
27 Mar Incentivi per le CER: proroga e ampliamento dei benefici
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un pilastro fondamentale nella transizione energetica dell’Italia, favorendo l’autoconsumo e la produzione locale di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo delle CER è quello di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, promuovere la sostenibilità e abbassare i costi dell’energia per cittadini, imprese ed enti locali.
Negli ultimi mesi, sono emerse importanti novità riguardanti gli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la realizzazione delle CER, con misure che potrebbero facilitare l’accesso ai fondi e ampliare il numero dei beneficiari.
Proroga della scadenza per le domande di incentivo
Durante la fiera KEY, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato che la scadenza per la presentazione delle domande di incentivo verrà prorogata al 30 novembre 2025, rispetto al precedente termine del 31 marzo 2025.
Questa decisione risponde alla necessità di garantire più tempo ai soggetti interessati per sviluppare e presentare progetti di impianti fotovoltaici da integrare nelle CER. La proroga consente di superare eventuali ostacoli burocratici e di pianificare in modo più efficace gli investimenti, evitando il rischio di perdere i fondi disponibili.
Aumento della soglia demografica dei comuni ammessi
Un’altra novità riguarda l’estensione della soglia demografica dei comuni ammessi agli incentivi. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sta collaborando con la Commissione Europea per alzare il limite dagli attuali 5.000 abitanti a 30.000.
Se confermata, questa modifica consentirà a un numero molto più ampio di comuni italiani di beneficiare degli incentivi per la creazione di Comunità Energetiche, accelerando il processo di transizione ecologica e aumentando l’accessibilità all’energia rinnovabile.
Criticità e prospettive future
Nonostante queste misure, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem) ha evidenziato le difficoltà nell’accesso ai fondi del PNRR per la realizzazione delle CER. In una nota, l’Uncem ha sottolineato che “fare le CER, con il quadro normativo e burocratico attuale, è difficilissimo. Accedere agli incentivi PNRR ancor di più.” L’associazione si è dichiarata pronta a collaborare con il GSE e il Ministero per sbloccare i progetti attualmente in stallo, al fine di evitare la perdita dei fondi disponibili.
Requisiti per l’accesso agli incentivi
Gli impianti che intendono beneficiare degli incentivi devono avere una potenza fino a 1 MW e essere ubicati nell’area sottesa alla medesima cabina primaria a cui fa riferimento la configurazione di CER o di gruppi di autoconsumatori. Inoltre, è previsto che entrino in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione al contributo.
Queste novità rappresentano un passo avanti significativo nel sostegno alle Comunità Energetiche Rinnovabili, ampliando le opportunità per i comuni italiani di partecipare attivamente alla transizione energetica e promuovendo una maggiore autonomia energetica locale.