Costruzioni in paglia: metodologie costruttive

Costruzioni in paglia: metodologie costruttive

Le costruzioni in paglia si dividono sostanzialmente in due tipi, sistemi con paglia portante e sistemi con paglia non portante.

Costruzioni in paglia: sistemi con paglia portante

Nei muri costruiti con la tecnica autoportante, le balle di paglia trasmettono direttamente il peso del tetto e dei solai alle fondazioni senza aver bisogno di altri supporti strutturali.

Un difetto fondamentale delle costruzioni portanti in balle di paglia è costituito dal fatto che il tetto può essere montato solo dopo l’innalzamento delle pareti, con maggiore dipendenza in fase di cantiere dalle condizioni climatiche.

Le balle sono normalmente accatastate a corsi sfalsati, in modo che ogni balla sia centrata rispetto al giunto del corso superiore e di quello inferiore. Il primo corso viene fissato infilzando le balle ad una serie di barre o paletti annegati nella fondazione ad interasse non superiore a 60cm (30cm dagli angoli) e sporgenti sopra la fondazione per almeno 30cm. I diversi corsi di balle sono collegati ed irrobustiti con l’inserimento di picchetti che hanno la funzione di stabilizzare il muro, in particolare nel processo di costruzione, prima cioè che si proceda alla precompressione e al carico del tetto che portano le pareti a stabilizzarsi.

L’uso di barre o picchetti interni aumenta inoltre la resistenza del muro alle sollecitazioni orizzontali provocate da sismi o forte vento. I picchetti possono essere di materiale diversi: si possono utilizzare dei tondini d’acciaio, dei picchetti in legno anche canne di bambù.

Negli angoli le balle devono essere legate le une alle altre con delle graffe in modo da collegare stabilmente le due pareti.

Un cordolo, posizionato alla sommità del muro, rende la parete stabile, distribuisce uniformemente il carico del tetto o del solaio e permette il collegamento di quest’ultimo alle fondazioni. Il cordolo è un elemento indispensabile per ottenere la precompressione del muro, requisito essenziale per le pareti portanti in balle di paglia.

Nei sistemi portanti le balle vengono compresse per contenere o controllare le deformazioni dovute al peso proprio e soprattutto ai carichi sui solai e sulla copertura. La precompressione viene impressa alla paglia mediante cinghie e mantenuta da reggette a perdere in polipropilene, fissate alla fondazione o fatte passare sotto il cordolo in legno del basamento. L’entità della pressione dipende molto dalla densità, compattezza e dimensione della balla di paglia: l’impiego di edifici in balle di paglia portanti è ancora limitato, nella maggior parte dei casi, a edifici di un solo piano.

Costruzioni in paglia: sistemi con paglia non portante

Costruzioni in paglia non portanteNei sistemi di costruzione con balle di paglia non portanti la funzione di sostegno dei carichi è affidata ad un sistema strutturale indipendente e le balle di paglia fungono da isolante termico e chiusura dello spazio interno.

È il metodo di costruzione più comunemente utilizzato in Europa. Garantisce grande flessibilità al progetto permettendo la costruzione di edifici a più piani, con campate maggiori, in grado di sopportare carichi elevati e senza vincoli sulla dimensione e la posizione di porte e finestre.

Un vantaggio dei sistemi non portanti consiste nel fatto di poter montare il tetto prima della posa delle balle, in modo da diminuire la dipendenza dalle condizioni climatiche.

A seconda del sistema utilizzato si può distinguere tra struttura a traliccio, telaio, tecnica Gagnè, GREB o struttura a parete massiccia in pannelli Crosslam.

Anche se non influisce direttamente sulla stabilità dell’edificio, la compressione delle pareti di tamponamento, con cinghie da camion, martinetti idraulici o semplici cric per auto posizionati sotto la trave della struttura portante, è fondamentale per ridurre al minimo l’assestamento ed il rischio di fessurazione dell’intonaco quindi di infiltrazioni laterali, per aumentare la resistenza della parete ai carichi laterali (vento, sisma o urto) e dare maggiore compattezza al substrato murario nel caso di inserimento di elementi pensili.

La struttura portante di questi edifici è solitamente realizzata in legno, materiale leggero, elastico, resistente e dal comportamento igrotermico simile a quello della paglia, ma esistono esempi anche con pilastri e travi in acciaio, laterizio armato o calcestruzzo.  In questi casi, particolare attenzione deve essere posta al punto di contatto della paglia con materiali rigidi e “freddi”, per i quali è preferibile l’interposizione di guaine o materassini (barriera vapore, sughero, poliuretano, teli di juta etc.) che riducano condense interne e fessurazioni dovute a dilatazioni e rigidezze differenti.

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