Prevenzione incendi: dimezzati i tempi per la valutazione impianti fotovoltaici e termici

Prevenzione incendi: dimezzati i tempi per la valutazione impianti fotovoltaici e termici

Novità nel Dl Aiuti ter: i vigili del Fuoco hanno 30 giorni (e non più 60) per pronunciarsi sulla conformità dei progetti di impianti fotovoltaici e termici. La prescrizione vale fino a fine 2024.

È stata approvata definitivamente la conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n. 144/2022 (Decreto Aiuti ter), recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
Tra le disposizioni confermate, l’art. 16, rubricato “Procedure di prevenzione incendi”, che semplifica delle procedure di installazione degli impianti fotovoltaici e solari termici sulle coperture e sulle facciate di edifici a servizio di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi.

In relazione alle esigenze poste dall’emergenza energetica in atto, al fine di agevolare l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici sulle coperture e sulle facciate di edifici a servizio di attività̀ soggette ai controlli di prevenzione incendi, nel caso in cui, a seguito dell’installazione di tali tipologie di impianti, sia necessaria la valutazione del progetto antincendio, i termini di cui all’articolo 3, comma 3, secondo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, sono ridotti, fino al 31 dicembre 2024, da sessanta a trenta giorni dalla presentazione della documentazione completa”.

Dimezzati quindi i tempi entro cui i Comandi dei Vigili del Fuoco devono pronunciarsi sulla conformità dei progetti di impianti fotovoltaici e termici. Il Comando dei Vigili del fuoco avrà, dunque, non più 60 ma 30 giorni di tempo, computati dalla data di presentazione della documentazione completa, per pronunciarsi sulla conformità dei progetti di impianti fotovoltaici e termici. Il dimezzamento dei tempi non vale per sempre, ma fino al 31 dicembre 2024, per far fronte all’emergenza energetica in atto.