
25 Ott Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici
Il rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici, pubblicato da ENEA e dal Comitato Termotecnico Italiano, evidenzia progressi significativi nel miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano. Per la prima volta, nel 2023, la percentuale di edifici classificati nelle classi energetiche peggiori (F e G) è scesa sotto il 50%. Questo rappresenta un risultato incoraggiante, anche se l’obiettivo finale della completa decarbonizzazione e riqualificazione energetica è ancora lontano.
Miglioramento delle classi energetiche
Il rapporto mostra che gli edifici certificati nelle classi energetiche migliori, come A4 e B, sono aumentati del 5,2% rispetto al 2022. Al contempo, le certificazioni per le classi meno efficienti (F e G) sono diminuite del 6,3%. Questo miglioramento è stato sostenuto principalmente da ristrutturazioni profonde e interventi di riqualificazione energetica, cresciuti del 2,3% rispetto all’anno precedente. Gli interventi significativi rappresentano oggi il 6,4% delle certificazioni energetiche complessive, segnale positivo della transizione verso un parco immobiliare più efficiente. Tuttavia, la maggior parte degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) continua a essere emessa per semplici passaggi di proprietà o locazioni (53%).
Le regioni che hanno registrato il maggior numero di APE sono la Lombardia (21,7%), seguita da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. Questo riflette una tendenza regionale verso la riqualificazione energetica, con la Lombardia in testa grazie al numero elevato di immobili certificati.
Il rapporto introduce nuove metodologie per il calcolo degli APE, rendendo la certificazione energetica più affidabile e consentendo un monitoraggio continuo delle prestazioni energetiche degli edifici. Questo strumento non solo permette di valutare l’efficienza degli immobili, ma promuove anche l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative volte a ridurre i consumi energetici.
Piattaforme di certificazione e progetti futuri
Il rapporto analizza anche i progressi fatti nello sviluppo delle piattaforme di certificazione energetica, come i Catasti Energetici Unici regionali (CEU) e il Portale Nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2). Questi strumenti sono fondamentali per l’aggiornamento delle normative e per il futuro sviluppo di un catasto energetico nazionale. Tale evoluzione sarà cruciale per l’implementazione delle direttive europee, come la EPBD, che richiede agli Stati membri di adottare piani nazionali per la ristrutturazione degli edifici.
Anche se rimangono sfide significative per riqualificare il patrimonio immobiliare esistente e ridurre ulteriormente le emissioni, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione, il rapporto evidenzia un miglioramento nel panorama energetico degli edifici italiani, con un incremento delle certificazioni nelle classi energetiche più efficienti