Rinnovabili, bonus per i sistemi di accumulo su impianti già incentivati

bonus per i sistemi di accumulo

Rinnovabili, bonus per i sistemi di accumulo su impianti già incentivati

Un credito di imposta per l’installazione di sistemi di accumulo su impianti alimentati da fonti rinnovabili già funzionanti e incentivati. Disponibili 3 milioni di euro per il 2022.

La misura, introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2022, è regolata dal DM 6 maggio 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale; ancora non si conosce a quanto ammonterà la percentuale del credito di imposta.

Beneficiari bonus per i sistemi di accumulo

La Legge di Bilancio per il 2022 ha stanziato 3 milioni di euro per il riconoscimento di un credito di imposta a favore delle persone fisiche che, nel 2022, sostengono spese per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia, collegati a impianti di produzione dell’elettricità alimentati da pannelli fotovoltaici o da altre fonti rinnovabili.
 
Il credito di imposta è riconosciuto anche se il sistema di accumulo viene installato su un impianto già esistente, che beneficia delle agevolazioni per lo scambio sul posto. Dal nuovo incentivo restano fuori gli impianti incentivati con il Conto Energia.

Come richiedere il bonus per i sistemi di accumulo

Per poter ottenere il Bonus sistemi di accumulo è necessario inoltrare all’Agenzia delle Entrate un’istanza per via telematica dove i soggetti richiedenti indicano l’importo della spesa agevolabile sostenuta nell’anno 2022. 

Per l’inoltro è necessario attendere la pubblicazione del provvedimento da parte dell’Agenzia la cui emanazione avverrà entro novanta giorni a partire dal 18 giugno 2022. Attraverso il provvedimento verranno fornite indicazioni sia sullo schema da compilare per l’invio delle domande, sia sul termine ultimo valido per l’invio, che dovrà avvenire necessariamente in via telematica.

L’Agenzia delle Entrate una volta esaminate tutte le richieste, determinerà la percentuale della spesa riconosciuta come credito d’imposta, sulla base del rapporto tra l’ammontare complessivo stanziato nella legge di bilancio e la somma di tutte le spese agevolabili indicate nelle domande.

Fotovoltaico sì, ma con l’accumulo

Abbinare i pannelli a un parco di batterie consente lo stoccaggio dell’energia prodotta durante le ore di sole dai pannelli fotovoltaici e che non viene immediatamente consumata, in modo da poterla utilizzare anche quando i pannelli sono “a riposo”, sia nelle ore notturne sia nei giorni di pioggia. L’accumulo viene ormai proposto come accessorio di base nei nuovi impianti, ma è possibile aggiungerlo anche agli impianti già installati.

Senza accumulo il risparmio sulla bolletta elettrica viene dato dalla possibilità di utilizzare l’energia prodotta dai panelli durante il giorno, mentre l’energia non utilizzata viene immessa nella rete. Per i consumi nelle ore notturne si deve usare l’energia della rete che ha un costo molto più elevato rispetto a quello che viene riconosciuto per la cessione dell’energia autoprodotta.