14 Nov Rinnovabili: le semplificazioni UE velocizzano fotovoltaico e pompe di calore
La Commissione Europea ha presentato un Regolamento di Emergenza che resterà in vigore per un anno per rendere più semplici e veloci gli iter autorizzativi dei progetti rinnovabili di interesse pubblico prevalente. Servirà ad accelerare le autorizzazioni per nuovi impianti fotovoltaici, per il repowering degli impianti FER esistenti e per accelerare la diffusione delle pompe di calore.
Il regolamento d’emergenza punta in primis sull’energia solare. Concedere autorizzazioni molto più rapide accelererà il ritmo delle installazioni del fotovoltaico sugli edifici.
Ed è proprio a questo che punta Bruxelles, che propone un termine massimo di un mese per la procedura di autorizzazione dedicata agli impianti fotovoltaici e ai connessi sistemi di accumulo. A patto che l’installazione avvenga su strutture artificiali, esistenti o future, comprese i tetti e le facciate degli edifici. Sono escluse le superfici idriche artificiali. La proposta di regolamento esonera questi impianti anche dalla necessità di effettuare determinate valutazioni ambientali, introducendo il concetto di “silenzio amministrativo positivo”.
Ma il focus della Commissione non è solo sui nuovi impianti e il regolamento punta anche al ripotenziamento degli impianti rinnovabili prossimi al fine vita economico, includendo tutte le valutazioni ambientali pertinenti nel nuovo termine massimo di sei mesi. La proposta specifica inoltre che la VIA dovrebbe limitarsi all’ampliamento rispetto al progetto originario e aggiunge una procedura semplificata per le connessioni alla rete nei casi in cui il repowering non superi un aumento del 15% della capacità totale rispetto al progetto originario.
Oltre alle FER la Commissione punta su una tecnologia chiave per ridurre l’impiego del gas nel riscaldamento e raffrescamento, vale a dire le pompe di calore.
Il provvedimento accelera, infatti, le procedure di rilascio delle autorizzazioni per l’installazione di pompe di calore introducendo un termine massimo di tre mesi e una procedura semplificata per la connessione alla rete delle pompe di calore fino a 12 kW di capacità. O 50 kW se l’impianto è sia di un prosumer e sia parzialmente alimentato da energie rinnovabili.