Stop fotovoltaico a terra: pubblicato il Decreto in Gazzetta Ufficiale

Stop fotovoltaico a terra: pubblicato il Decreto in Gazzetta Ufficiale

Il recente Decreto Legge 63/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce importanti disposizioni per le installazioni fotovoltaiche sui terreni agricoli in Italia. Questo provvedimento mira a salvaguardare le aree agricole produttive, limitando l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra, ma con alcune eccezioni strategiche.

Dettagli del Decreto Legge 63/2024

Il decreto, intitolato “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale,” ha come obiettivo principale bilanciare lo sviluppo delle energie rinnovabili con la tutela delle aree agricole. Il Governo intende incentivare progetti che integrino le attività agricole con la produzione energetica solare, promuovendo gli impianti agrivoltaici.

Blocco delle nuove installazioni fotovoltaiche a terra

Il decreto vieta le nuove installazioni di impianti fotovoltaici con moduli a terra nei terreni agricoli, consentendo solo interventi di modifica, potenziamento o ricostruzione degli impianti esistenti senza incrementare l’area occupata.

Il blocco non si applica ai progetti di impianti fotovoltaici a terra che rientrano nelle comunità energetiche rinnovabili (CER) o nelle misure di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Inoltre, le procedure autorizzative già avviate prima dell’entrata in vigore del decreto potranno essere completate secondo la normativa precedente.

Dove è ancora consentito il fotovoltaico a terra

Il decreto consente l’installazione di impianti fotovoltaici a terra in specifiche aree non agricole, come:

•          Cave e miniere non in funzione o abbandonate.

•          Siti e impianti delle Ferrovie dello Stato e delle concessionarie autostradali.

•          Aree aeroportuali gestite dalle società di gestione aeroportuale.

•          Aree adiacenti alla rete autostradale entro 300 metri.

•          Aree interne agli impianti industriali.

Eccezioni per gli impianti agrivoltaici

Gli impianti agrivoltaici sono esenti dal divieto. Questi impianti, sollevati da terra per consentire attività agricole e zootecniche, rappresentano una soluzione innovativa che integra la produzione agricola con quella energetica. La normativa richiede che gli impianti siano installati a un’altezza minima di 1,3 metri per le attività zootecniche e 2,1 metri per le attività colturali, permettendo il passaggio di macchinari e animali.

Il Decreto Legge 63/2024 rappresenta un passo significativo verso la protezione delle terre agricole in Italia, promuovendo al contempo lo sviluppo delle energie rinnovabili attraverso soluzioni integrate come l’agrivoltaico. Questa nuova regolamentazione richiede un attento equilibrio tra la salvaguardia dell’agricoltura e l’innovazione tecnologica, cruciali per il futuro sostenibile del paese.