07 Nov Recupero funzionale e riqualificazione energetica di un palazzo storico a Torino
Riqualificazione energetica tra sostenibilità ambientale e innovazione
Torino, importante città storica, complesso economico e produttivo d’Italia, si configura come centro universitario, turistico e scientifico di grande rilevanza, non solo per il nostro paese, ma anche per tutta la Comunità Europea.
Il progetto di ING Srl, sempre nel contesto degli interventi rivolti alla riqualificazione energetica, si colloca nell’elegante centro storico lungo via Garibaldi, nel cuore pulsante del turismo e del commercio della città. Nello specifico, l’intervento fa parte delle opere di recupero funzionale e di restauro del costruito presso Palazzo Durando di Villa, opera dell’architetto Francesco Gallo del 1736.
Il recupero funzionale si fonda sulla riproposizione degli utilizzi originari del fabbricato, accogliendo un insediamento di tipo misto: commerciale al piano terreno e al primo interrato, ricettivo/residenziale, ai piani superiori.
Il mutare delle richieste del mercato immobiliare ha portato a dare maggiore sviluppo rispetto al passato al settore commerciale, che nella proposta progettuale in argomento occupa non solo il piano terreno ma si estende anche al primo, mentre la parte residenziale/ricettiva occupa il secondo e terzo piano, l’ammezzato superiore e parte dei sottotetti, nella porzione già disponibile allo stato attuale, senza modifiche alle strutture di copertura.
Sia la progettazione architettonica (a cura dello studio Archeias di Milano) ma anche quella impiantistica, tengono conto dei numerosi vincoli derivanti sia dalla posizione del palazzo, che dal fatto che esso è classificato come “edificio di pregio artistico-storico, e tutelato dalla Soprintendenza dei Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte”, senza dimenticare la riqualificazione energetica, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale e dell’innovazione.
In questo contesto, come fortemente voluto dalla Committenza, il progetto ben concilia le scelte volte alla riqualificazione energetica, all’adeguamento alla normativa vigente e al raggiungimento di elevati standard di comfort ambientale, con bassi costi di manutenzione e di gestione dell’impianto.
La progettazione impiantistica ad alta sostenibilità ed elevato comfort ambientale
ING Srl, alla luce di quanto illustrato in precedenza, propone un sistema di climatizzazione estivo/invernale, per una superficie climatizzata complessiva, pari a circa 8.000 m2, che utilizza pompe di calore condensate con acqua di pozzo.
L’intervento in progetto, con sfruttamento dell’acqua di falda, come sorgente termica, viene concepito e realizzato nell’ottica della sostenibilità ambientale, con tecnologie costruttive, in grado di ridurre in consumi energetici, e attraverso l’utilizzo di energie alternative e rinnovabili, unitamente alla riduzione dell’impatto estetico ed acustico. Qualora, infatti, si fosse scelto un impianto aria-aria, sarebbe stato necessario sfruttare spazi tecnici sulla copertura dell’edificio, con conseguente impatto negativo sul contesto storico, vincolato, entro il quale si colloca il fabbricato.
Si intende, a tal proposito, realizzare due pozzi di prelievo di acque sotterranee, aventi profondità da piano campagna pari a 35 metri, a servizio dell’impianto a pompa di calore e due pozzi di resa in medesima falda, per la restituzione delle acque in uscita dall’impianto.
La Città Metropolitana di Torino ha concesso, in data 26 Giugno 2017 l’autorizzazione alla ricerca di acqua sotterranea ad uso geotermico e l’autorizzazione alla resa della stessa, in medesima falda, previa l’esecuzione di analisi chimiche sulle acque emunte. Sono stati, inoltre, previsti, due piezometri, dotati di sonda multiparametrica, con misure in continuo, necessarie al monitoraggio della conducibilità elettrica dell’acqua, della sua temperatura e della piezometria stessa.
In merito all’impianto a pompa di calore, è previsto un sistema polivalente con commutazione nel lato idronico, completamente autonomo ed automatico, dotato di recupero totale del calore di condensazione.
In questo modo, nelle mezze stagioni e nel periodo estivo, durante la produzione di acqua refrigerata, viene recuperato il calore di smaltimento del condensatore, per produrre acqua calda sanitaria o per il post-riscaldo delle unità di trattamento aria.
Il sistema previsto, con la condensazione ad acqua, raggiunge valori di COP superiori a 4 e di EER prossimi a 5; il recupero totale, nel caso in questione, consente di raggiungere rendimenti stagionali di gran lunga superiori.
Elevati standard di comfort ambientale sono raggiunti grazie alla scelta di prevedere il trattamento dell’aria primaria, non solo negli ambienti privi di ventilazione naturale, dove vige l’obbligo di legge, ma anche in tutti gli ambienti commerciali, negli ambienti e negli spazi comuni della parte ricettivo/residenziale, nonostante siano presenti finestrature e aperture che garantiscono adeguati rapporti aeroilluminanti.
Questo avviene mediante due centrali di trattamento aria, che garantiscono un rinnovo d’aria con portata pari a 11.000 mc/h, e recuperatore rotativo entalpico che permette di raggiungere efficienze a portate bilanciate dell’ordine dell’80%.
I terminali dell’impianto di climatizzazione sono del tipo a vetilconvettori, con batterie maggiorate, che consentono l’utilizzo del fluido invernale, a temperature non superiori a 45°C.
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